L’uso dei social

Effetti dell’uso errato dei social nella vita quotidiana

I social media possono essere uno strumento utile per condividere contenuti culturali e creare e coltivare connessioni anche a distanza, non dimentichiamoci però, come possano diventare un pericolo per i nostri ragazzi e per la nostra salute mentale.

Ricordiamoci che, seppur studiati per permettere la condivisione di contenuti di interesse, se utilizzati in maniera errata possono creare  dipendenza, e causare un impatto negativo su diverse abilità del nostro cervello.

Esempi di tutto ciò possono essere la difficoltà di concentrazione, la ridotta propensione nel costruire rapporti reali e solidi, ed una limitata produttività e creatività che possono risultare in un appiattimento del pensiero critico dei nostri ragazzi. Tutto questo può avvenire anche per la visione di contenuti sempre uguali o affini scelti “dall’algoritmo” con cui il social è costruito.

E’ importante sottolineare come le immagini che sono veicolate attraverso questi mezzi possano risultare non veritiere (create con l’intelligenza artificiale) o parzialmente ritoccate (attraverso filtri che esaltano l’immagine riducendone i difetti) portando chi le guarda a provare un senso di  inadeguatezza e frustrazione.

Utilizzo corretto dei social

Dovremmo considerare quindi per noi e i nostri ragazzi, un utilizzo dei social più consapevole e moderato, tenendo presente che i contenuti all’interno di essi possano essere edulcorati.

Per questo sarebbe consigliabile evitare l’esposizione ai social durante l’infanzia e nei soggetti particolarmente fragili, e ridurla durante il periodo adolescenziale; questo può essere di aiuto nella crescita del soggetto attraverso un sano stile di vita anche all’interno del mondo digitale.

A tal proposito si tenga presente che l’età minima per l’iscrizione a qualsiasi social network in Italia è fissata a 14 anni secondo il decreto legislativo 101 del 2018.

In alcuni paesi questo limite di età è anche più alto, o si sta cercando di aumentarlo, si veda l’esempio dell’Australia che ha introdotto una proposta di legge per vietare i social media al di sotto dei 16 anni.

Gli strumenti di controllo digitale e di limitazione dell’uso delle applicazioni possono essere dei validi aiuti in questo ambito.

Conclusioni

Cari Genitori, nonostante le implicazioni negative dei social media e la necessità di una certa cautela, essi possono giocare un ruolo importante nella promozione di sani stili di vita e della salute mentale.

All’interno della Fondazione Salus Pueri, possiamo infatti trovare un esempio di come, attraverso tali strumenti, si possano veicolare informazioni, sensibilizzando genitori e ragazzi su quali possano essere i corretti utilizzi dei social e la ricerca di sani stili di vita da seguire in questo ambito in continua evoluzione.