Stitichezza

La stipsi nei bambini

Non esiste un numero preciso di evacuazioni giornaliere o settimanali che possa indicare esattamente se un bambino è stitico o no. La frequenza varia in base all’età, all’alimentazione, alle situazioni emotive e anche in rapporto a fattori ambientali. Non è necessario che il vostro bambino vada in bagno quotidianamente, è importante tuttavia che il piccolo produca feci morbide senza presentare difficoltà nell’evacuazione o dolori addominali.

Quali posso essere le cause della stipsi?

Nella maggior parte dei casi è un disturbo di natura “funzionale” e può dipendere da vari fattori sociali, emotivi e ambientali. La stipsi è inoltre condizionata da un circolo vizioso: feci di consistenza aumentata –> defecazione dolorosa con timore della defecazione –> feci ancor più dure –> defecazione ancora più dolorosa. Sono innumerevoli le situazioni che possono innescare questo meccanismo.
Nel primo anno di vita l’introduzione di nuovi alimenti nella dieta può portare, direttamente o indirettamente, a un episodio acuto di stipsi con formazione di feci di consistenza aumentata, che causa un episodio di defecazione dolorosa innescando così un circolo vizioso con difficoltà nelle evacuazioni successive.
Fino al compimento dei 4 anni, l’inizio della stipsi coincide spesso con il periodo di acquisizione del controllo degli sfinteri ed in seguito, soprattutto in età scolare, la ritenzione delle feci può venire innescata dal “rifiuto” dei bagni scolastici.

Quali possono essere i primi rimedi?

Innanzitutto è importante che l’alimentazione del vostro bambino sia ricca di fibre e di acqua, in modo tale da rendere le feci più morbide. E’ consigliato mantenere una dieta varia per consentire l’assunzione di tutti i nutrienti.
Nel momento dell’acquisizione degli sfinteri l’utilizzo del vasino risulta di grande aiuto nel garantire una certa regolarità. E’ fondamentale che il vostro bambino possa appoggiare i piedi per terra. Per i più grandicelli si possono utilizzare dei riduttori per la tazza del water e uno sgabello per appoggiare i piedi.
Un rimedio può essere di stimolare il vostro bambino ad andare in bagno dopo il pasto o a orari prestabili, ad esempio al mattino dopo colazione, con “sedute” non superiori ai dieci minuti, in modo tale da favorire lo sviluppo di una routine.
Inoltre, su consiglio del vostro Pediatra, si possono utilizzare sostanze che aiutano a mantenere le feci morbide come il polietilenglicole (PEG), per un periodo variabile, modulando il dosaggio in base alla consistenza delle feci che devono essere morbide, ma non ipoformate o liquide.