Che cos’è e dove si trova?
Il sale (cloruro di sodio) è la principale fonte di sodio nella dieta italiana e svolge importanti funzioni nell’organismo, tra cui la regolazione dell’acqua corporea e la pressione arteriosa.
Gli alimenti particolarmente ricchi in sale sono: affettati e salumi in genere, formaggi (anche quelli freschi) e derivati del latte (preferire all’interno di questa categoria, i cibi a minor contenuto di sodio come yogurt, giuncata, mozzarella, ricotta), prodotti da forno salati in superficie, prodotti in salamoia o conservati sotto sale, frattaglie, molluschi e crostacei in genere, cibi essiccati o affumicati (lardo, lingua salmistrata, pancetta, salsiccia, wurstel, acciughe/aringhe sotto sale, baccalà/merluzzo secco, salmone affumicato e in salamoia, stoccafisso secco, tonno in salamoia, carne/pesce/ortaggi/frutta conservati in scatola), prodotti tipo lupini/mandorle/nocciole salati, capperi/cetrioli/olive in salamoia, crackers salati, estratti di carne e vegetali, glutammato di sodio per brodo, spezie essiccate (tipo aglio, cipolla, prezzemolo, sedano essiccati).
Il sale (presente in piccole quantità negli alimenti non trasformati) e‘ utilizzato nelle tecnologie alimentari come conservante. Conferisce il sapore salato, migliora le qualità organolettiche in quanto esalta il gusto e corregge aromi non gradevoli. Pertanto il contenuto di sale negli alimenti puo‘ essere altamente variabile.
Indicazioni per un adeguato uso del sale:
– evitare cibi molto ricchi in sale
– moderare l’aggiunta del sale in cottura e nei condimenti
– utilizzare le spezie, le erbe aromatiche, l’aceto ed il succo di limone per rendere piu saporiti i cibi
– limitare l’uso di esaltatori di sapidità come dadi da brodo, senape, salsa di soia e ketchup
Un’alimentazione è troppo ricca di sodio aumenta il rischio di ipertensione arteriosa, malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni.