Allergie ai pollini e inalanti

Le allergie sono provocate da un’abnorme reattività del sistema immunitario nei confronti di sostanze estranee al nostro organismo (allergeni), generalmente innocue per i soggetti sani, a cui l’organismo viene esposto attraverso diverse modalità: inalazione, ingestione, contatto cutaneo o mucoso.

Gli allergeni più comuni sono acari, peli di animali e pollini, con diverso andamento stagionale in base alla specie vegetale. Tra le piante in grado di liberare pollini allergenici ci sono le Graminacee, Parietaria, Betulla, Cipresso e Olivo. Le manifestazioni allergiche si presentano nel periodo dell’impollinazione, quando i granuli pollinici si concentrano nell’aria. Ad esempio, le graminacee hanno il picco di impollinazione tra aprile e luglio, la parietaria tra aprile e settembre, il cipresso tra fine febbraio ed inizio aprile, l’olivo tra fine marzo e fine giugno.
Le malattie allergiche si possono manifestare a qualsiasi età, fin dai primi anni di vita, in soggetti geneticamente predisposti. Negli ultimi anni tali patologie sono in aumento. Un bambino che ha entrambi i genitori affetti da allergia ha una probabilità del 50-80 % di sviluppare allergia.

Come si manifestano le malattie allergiche e inalanti?

Rinite: infiammazione della mucosa nasale caratterizzata da prurito, starnuti, scolo nasale acquoso e sensazione di naso chiuso.
Congiuntivite: infiammazione dell’occhio caratterizzata da lacrimazione, arrossamento e prurito, spesso associata alla rinite.
Asma: infiammazione cronica dei bronchi caratterizzata da tosse secca, respiro faticoso e sibilante.
Orticaria: infiammazione della cute caratterizzata da lesioni pruriginose migranti simili a punture di insetto (pomfi), che regrediscono generalmente nell’arco di 24 ore.

In presenza di sintomatologia che possa far sospettare un’allergia respiratoria, è importante rivolgersi al Pediatra curante e/o allo specialista per poter fare diagnosi e identificare l’allergene a cui il bambino è sensibilizzato così da stabilire un corretto programma preventivo-terapeutico.
I bambini allergici a inalanti possono presentare sindrome orale allergica, caratterizzata da prurito e bruciore al cavo orale in seguito all’assunzione di frutti appartenenti alla famiglia delle rosacee (mele, pere, albicocche, ciliegie, fragole, pesche, susine), a causa della cross reattività tra pollini e alimenti vegetali. Non deve essere confusa con un’allergia alimentare. Generalmente i sintomi regrediscono rapidamente e spontaneamente. In questi casi si può consigliare al bambino di assumere tali alimenti cotti o processati.

Terapia delle malattie allergiche e inalanti

La terapia delle malattie allergiche è basata prevalentemente sul controllo della sintomatologia attraverso antistaminici assunti per via orale o topici (spray nasali e colliri) e sulla profilassi dell’esposizione all’allergene. In caso di ostruzione nasale il trattamento maggiormente efficace è lo spray cortisonico. Su indicazione dello specialista è possibile ricorrere all’immunoterapia allergene specifica, in casi selezionati con scarso controllo della sintomatologia, per ridurre la risposta di tipo allergico e attenuare i sintomi. In caso di allergia agli acari è importante la profilassi ambientale, con l’utilizzo di apposite fodere antiacaro e riducendo le possibili fonti di polvere in casa.
Per l’asma la scelta terapeutica di elezione è rappresentata da cortisonici inalatori, associati a broncodilatatori in caso di riacutizzazioni.

Qualche consiglio utile nella stagione pollinica:
• preferire le uscite in prima mattina o tarda serata
• non passeggiare nei prati dove sia stato fatto di recente il taglio dell’erba
• eseguire lavaggi nasali per allontanare i pollini dalle prime vie respiratorie
• evitare i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. In macchina accendere il condizionatore con filtri antipolline
• preferire gite al mare e in montagna piuttosto che in campagna
• fare attenzione agli eventi temporaleschi
• tenere chiuse le finestre in casa durante le ore centrali della giornata, aprirle al mattino presto o la sera, e mantenere un livello adeguato di umidità
• non stendere all’esterno il bucato