Cosa sono le Zecche?
Le zecche sono dei piccoli parassiti, appartenenti alla famiglia degli acari, di colore marrone scuro e di dimensioni che variano da qualche millimetro a circa 1 centimetro secondo la specie e lo stadio di sviluppo.
Il loro habitat preferito sono i luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva e la loro presenza dipende principalmente dal fatto che sci sia un ospite da parassitare sul territorio. Per questo motivo, luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra i loro ambienti preferiti. Generalmente si trovano ad altitudini inferiori ai 1000 mt e si incontrano più frequentemente nei mesi caldi.
Le zecche non saltano e non volano sugli ospiti dei quali si nutrono, ma generalmente si portano sull’estremità delle piante erbacee o dei cespugli aspettando il passaggio di un animale al quale aggrapparsi (uomo incluso).
Come si svolge il loro ciclo vitale nell’uomo?
La zecca, per completare il suo ciclo vitale, deve consumare un pasto di sangue sui suoi ospiti, per questo può insediarsi in vari animali mordendoli e rimanendo attaccata all’ospite per poter succhiare il sangue. Il morso è generalmente indolore e difficilmente l’uomo se ne accorge.
In media le zecche rimangono attaccate all’ospite per un periodo che varia tra i 2 e i 7 giorni, successivamente o si staccano autonomamente, o vengono riconosciute e rimosse.
Che malattie trasmettono le zecche?
Sono due le principali malattie che, in Italia, vengono trasmesse dalle zecche: la meningoencefalite da zecche (o TBE) e la Malattia di Lyme (o Borreliosi).
– La meningoencefalite da zecche o TBE: malattia infettiva virale caratterizzata da febbre e segni di interessamento del sistema nervoso centrale (cefalea, vomito, torpore,..).
– La Malattia di Lyme (o Borreliosi) è invece una malattia infettiva provocata da un batterio, la Borrelia Burgdorferi , che si riconosce inizialmente per la comparsa sulla pelle di un una zona arrossata con centro bianco, indolore, nella zona cutanea dove c’è stato il morso. Questo arrossamento, chiamato eritema migrante, compare in media dopo 7-14 giorni dal morso, e fino ad un massimo di 30-40 giorni, e può successivamente presentarsi anche in altre zone del corpo. Se non trattata, questa malattia può interessare anche altri organi quali in sistema nervoso centrale, il cuore e le articolazioni.
Come possiamo prevenire queste patologie?
La prima via per prevenire queste patologie, è evitare che la zecca ci morda. Per questo si raccomanda, quando ci si appresta a fare escursioni in zone boschive o, soprattutto, in zone particolarmente erbose, di indossare pantaloni lunghi e calzettoni, nonchè scarponcini alti, e di spruzzarsi repellenti per insetti.
Una volta rientrati dall’escursione è sempre bene controllare tutta la superficie corporea alla ricerca delle piccole zecche, facendo particolare attenzione alle zone dove la pelle rimane più soffice (ascelle, inguine, ..).
Per quanto riguarda la TBE esiste un vaccino specifico, composto da tre dosi, che si può richiedere presso il proprio Distretto Sanitario di Residenza.
Per la Malattia di Lyme non esiste un vaccino, ma esistono degli antibiotici specifici, da somministrare però solo in determinate situazioni. E’ buona norma segnare sul caledario il giorno in cui siamo stati morsi dalla zecca e controllare la nostra pelle e dei nostri bambini per i 40 giorni successivi, alla ricerca dell’eventuale comparsa dell’eritema a bersaglio. Qualora comparisse l’eritema, o qualora insorgesse la febbre o altri sintomi specifici (come confusione, mal di testa, dolore alle articolazioni… ) contattate il vostro medico o pediatra di base per le eventuali indicazioni alla terapia antibiotica. In caso di dubbi potete anche rivolgervi agli ambulatori dei Servizi di Igene e Sanità Pubblica dell’ULSS 1 e 2.
Come rimuovere le zecche?
Cose da non fare:
• non utilizzare mai per rimuovere la zecca: alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti arroventati, fiammiferi o sigarette per evitare che la sofferenza indotta possa provocare il rigurgito di materiale infetto e un ulteriore affondamento del parassita nella pelle dell’ospite.
• non toccare la zecca con le mani.
Cosa fare:
• la zecca deve essere afferrata con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle, e rimossa tirando dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di rotazione. Esistono a questo scopo pinzette apposite che potete comprare in farmacia.
• durante la rimozione bisogna prestare la massima attenzione a non schiacciare il corpo della zecca, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni.
• disinfettare la cute prima e dopo la rimozione della zecca.
• a volte il rostro (ovvero la testina della zecca) può rimanere all’interno della cute: in questo caso deve essere estratto con un ago sterile o con pinzette a punte sottili adeguatamente sterilizzate
• segnate sempre sul calendario quando avete rimosso la zecca.