Pediculosi: di cosa si tratta?

Cos’è?

La pediculosi è un’infestazione cutanea provocata dai pidocchi, piccoli insetti che agiscono come parassiti. I pidocchi si nutrono del sangue umano e proliferano tra capelli e peli, su cui si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle loro zampe. E’ frequente nelle comunità scolastiche, dove colpisce il 20-50% dei bambini.

Come si trasmette?

I pidocchi della testa si trasmettono da persona a persona per contatto ravvicinato oppure tramite lo scambio di oggetti venuti in contatto col capo, come pettini, spazzole e cappelli. La trasmissione è inoltre favorita dalla scarsa igiene del capo. L’infestazione interessa i capelli e il cuoio capelluto, ma possono essere colpite anche le sopracciglia e le ciglia. La pediculosi della testa si riscontra soprattutto tra i bambini che frequentano la scuola materna ed elementare.

Come si manefesta?

L’infestazione da pidocchi si manifesta con un‘irritazione e un intenso prurito.
La forma che interessa il cuoio capelluto è la più frequente e si manifesta con prurito al cuoio capelluto, maggiormente nelle zone occipitale e temporale, dove possono essere identificati i pidocchi e le loro uova deposte (lendini), adese ai capelli a 2-3cm dal cuoio capelluto. A volte la cute presenta manifestazioni eritematose o maculose, oppure lesioni da grattamento spesso complicate da impetigine.
Ne esiste anche una forma che interessa le zone genitali che si manifesta con macule cerulee (scure) nella zona genitale, papule eritematose a livello dell’addome e delle cosce e una linfoadenopatia generale.

Come si diagnostica?

La diagnosi è molto semplice e si basa sull’osservazione clinica a forte ingrandimento, con riscontro dei parassiti migranti o delle uova dei pidocchi ben adese ai capelli, difficili da rimuovere dal capello.

Come si cura?

La terapia consiste nell’utilizzo di prodotti topici come polveri aspergibili, mousse, shampoo, lozioni, gel o spray, a base di Malathion o di Permetrina. I trattamenti non sono efficaci sulle uova e devono quindi essere ripetuti applicandoli nuovamente dopo 24 ore e dopo una settimana dalla prima applicazione e accompagnati dall’asportazione delle lendini (ad esempio con un pettine fine bagnato in aceto). A volte è necessario il taglio dei capelli. Molto raccomandata è la disinfezione dei letterecci e degli indumenti intimi.

Profilassi

La profilassi è basata sul rispetto delle norme di igiene personale e sull’eventuale isolamento dei soggetti affetti dai luoghi affollati, oltre che sul controllo dei contatti stretti.