La ricerca è il motore del progresso e dello sviluppo del singolo e della società in generale. Acquisire nuove conoscenze che trovano applicazioni concrete nella vita di tutti i giorni ci aiuta a migliorarne la sua qualità e a guardare al futuro partecipandone concretamente alla costruzione.
“Giocare CON-TESTA” è un ambizioso progetto di ricerca per colmare il gap in tema di gestione della concussione cerebrale, fornendo dati scientifici aggiornati, e mira a ridurre i rischi per i giovani ed aumentare le possibilità di una buona qualità di vita.
L’Italia infatti non ha ancora linee guida specifiche riguardati la prevenzione, la diagnosi, il trattamento ed il monitoraggio della concussione cerebrale, per questo è essenziale che questo progetto si ponga come punto di partenza e riferimento per il riconoscimento e la gestione di questa condizione nella nostra regione. Il progetto permetterà inoltre di fornire strumenti pratici per guidare la gestione ottimale del paziente colpito da concussione cerebrale, salvaguardando quindi la salute dei bambini e degli adolescenti che ne sono colpiti, nel breve e lungo periodo.
Fondazione Stevanato ha colto al volo l’importanza di questo progetto di ricerca e si è da subito schierata dalla nostra parte, attivandosi concretamente per permettere l’attivazione di una borsa di ricerca a sostegno di un ricercatore che possa implementare l’equipe che si occuperà del progetto. Fondazione Stevanato, che opera a livello regionale nell’ambito dell’assistenza sociale e socio sanitaria, dell’istruzione, della formazione, nonché a supporto delle attività culturali, educative e della ricerca scientifica, ha particolare interesse nei progetti a sostegno di bambini e giovani, e “Giocare CON-TESTA” trova puntuale rispondenza negli scopi che la Fondazione si è data.
Sinergie di questo tipo sono essenziali perché esprimono il valore della salute e quanto gli imprenditori, prima ancora di fare l’impresa, siamo cittadini e genitori, che decidono di credere negli obiettivi della Fondazione Salus Pueri e nel suo modello di sostegno all’accoglienza, alla cura e alla ricerca pediatrica, indispensabili per salvaguardare la salute dei nostri bambini e adolescenti e valorizzare le competenze e i “cervelli” formati nelle nostre università.
